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Dinora Corsi Premessa e Introduzione a Diaboliche maledette e disperate20200422 16007 h8n4d2
Susanna Giaccai
Dinora Corsi Premessa e Introduzione a Diaboliche maledette e disperate20200423 54224 1cy1j3h
Susanna Giaccai
La caccia alle streghe in Europa. Brian P. Levack
Andrea Cenerelli
Biblioteca di storia
Diaboliche, maledette e disperate
Dinora Corsi
In un tempo, il nostro, in cui la storiografia preferisce misurarsi con la stregoneria come fenomeno giudiziario, o con gli uomini che condussero in prima persona la persecuzione, o con i trattati demonologici che molto influenzarono i cacciatori di streghe, questo libro mette al centro i soggetti che ne furono vittime. Le donne accusate di stregoneria sono le protagoniste dei processi istruiti fra tardo Medioevo e prima età moderna: fu quello il tempo in cui si scatenò in Europa la grande caccia alle streghe. I profili delle presunte streghe, pur disegnati dai loro giudici, emergono da queste pagine in tutta la loro mutevolezza e drammaticità: donne reticenti a dichiararsi colpevoli di crimini non commessi, segnate dal silenzio ostinato, arrese alla piena confessione di ogni nefandezza estorta con la tortura.
«Malleus maleficarum (“Il Martello delle Streghe”). Dalla medicina sacramentale alla scienza sacra della medicina»
Rita Bellelli
La credenza nella stregoneria è una interpretazione, fatta propria da ogni società attraverso opinioni, comportamenti, racconti, che attribuisce l’evento negativo (carestie, malattie, pestilenze, disordini, guerre, conflitti politici e sociali, calamità naturali, mutamenti religiosi, morte) all’azione nociva di individui reali (o essere mitici) dotati di poteri extraordinari, arcani, prodigiosi, innati oppure acquisiti. La credenza nella presenza concreta e nella condotta dannosa di individui di questo genere determina in ogni cultura la necessità di identificare tali soggetti, per osteggiarli e vanificarne l’azione. Tuttavia lo studioso della stregoneria europea dell’età moderna incontra una problematica ulteriore, trovandosi costretto ad introdurre un elemento aggiuntivo: la formulazione teorica elaborata tra XIV e XVIII secolo in Europa dalla cultura dominante ecclesiastica e laica in relazione all’origine di questi poteri magici, un’origine diabolica, un patto con il Diavolo.
Zarri
Gabriella Bruna Zarri
Machina-DeriveApprodi, febbraio 2021
Lei, l’altro, il diverso. Le radici del pregiudizio e dell’intolleranza nell’Europa moderna. Riflessioni intorno a “Storia notturna” di Carlo Ginzburg
2021 •
Massimiliano Palmesano
There are cultural, historical and political links, albeit underground and not always obvious, between the persecutions against lepers in the late Middle Ages and the pandemic phobias of today, between the 'witch hunt' of the 16th and 17th centuries and the femicides of contemporary chronicles, between the anti-Semitism of the past ages and the Nazi Holocaust in the 1900s, between the fourteenth-century fears of the Sultan of Granada and rampant racism now everywhere in Europe. These bonds, in many respects, can be reconstructed starting from the reading of one of the most important books by one of the most internationally known Italian historians, namely Carlo Ginzburg's “Nocturnal History”.
www.montesquieu.it/biblioteca/Testi/Caccia_streghe.pdf
La "caccia alle streghe" al tempo della grazia (tempus gratiae). Secoli XV-XVI-XVII
2019 •
Rita Bellelli
The "witch hunt" or "obsession" for witches or epidemic of collective "mania against witches, (the latter terminology less used by specialists) intended to be a judicial operation (‘therapeutic’, according to ecclesiastical authorities) and of social "discipline", was and is a fundamental chapter of modern history. Particularly violent and systematic in some areas, - (the border areas between France, Switzerland and Germany, as well as Poland and Scotland) - rather than in others, the "witch hunt" reached its peak between the end of the sixteenth century and half of the next to disappear gradually later, starting from the second half of the seventeenth century when religious conflicts between Catholics and Reformed- (which led to the dissolution of the medieval religious unity and to the creation of the confessional States and to the institution of the Holy Inquisition) – finally lost their harshness when the voice of reason returned to be felt stronger than that of faith. In retracing the salient stages of that immense tragedy we will try to understand through which plots the systems of belief are woven, belief in witchcraft, that is to say, the thinkability of people is configured and to recover the true image that belonged to those women "without history" and for whom they should be remembered. With the hope, and at the same time the auspice that the gain of knowledge not only prevents such tragedies from happening again, but also that it manages to free nos from similar collective hysterias, from similar shared emotional transports, and thus provoke a progressive surge, a qualitative advancement of intelligence and critical awareness common to all men and women of all times and in all places. Keywords: dogma of witchcraft (December 5, 1484), “witch hunt”, “witch-hunting without witches”. (Translation in English by Effrosyni Manali)
PROVENIENZA Chalex Pays d’Enhaut Omega Carnia Alpi svizzere e
Fulvio Trivellin
L. Giarelli, «La stregoneria in Valle Camonica nel primo Cinquecento», in «Antropologia delle tenebre. Magia, stregoneria e malefici», a cura di F. Bravin, R. Massara, C. Resa, M. Villa, Antropolis 2022, pp. 27-72
Luca Giarelli
Nel corso del primo Cinquecento la Valle Camonica, al tempo territorio della Repubblica di Venezia, fu interessata da una virulenta azione inquisitoriale volta a reprimere casi di stregoneria ed eresia. In particolare, a partire dal 1518, si effettuarono oltre sessanta roghi, cui venne posto termine a seguito di un’intesa politica tra la Serenissima e lo Stato della Chiesa. L’intervento intende illustrare gli avvenimenti intercorsi inquadrandoli nel contesto storico-politico-religioso del tempo tramite l’ausilio di testi provenienti dalle fonti coeve. L’analisi intende inoltre fornire alcuni spunti di riflessione sulle superstizioni popolari e sul loro utilizzo strumentale in contesti di repressione.
